La Alfa Romeo 6C 2500SS “Villa d’Este” numero 915.900 fu spedita dalla Touring al suo primo proprietario, il napoletano Riccardo Giamundo, il 3/8/1951. Giamundo aveva solo 25 anni, un gran gusto e un breve futuro: morì infatti in Venezuela dopo un paio d’anni.
Nel 1972 la vettura fu reimmatricolata a Roma, e in seguito finì nelle ‘catacombe’ di Napoli. Fu ritrovata nel 2005, quando fu scoperta la Galleria Borbonica, una rete di grotte e passaggi sotterranei. In queste grotte furono trovate molte automobili, apparentemente sequestrate molti anni prima dalle forze dell’ordine.
La Galleria Borbonica oggi è una attrazione turistica visitabile sotto il centro di Napoli.
Molte delle vetture non restaurabili sono ancora visibili in queste ‘catacombe’.
Quando fu ritrovata, l’Alfa Romeo era in condizioni disperate ma era completa, e venne poi restaurata in Italia e Germania, cercando di mantenere lo spirito originale. Iniziato nel 2007, il restauro fu affidato a Mabert di Torino per la carrozzeria, mentre Grillo di Biella si occupò della meccanica. Il blocco motore originale, che presentava una fessura, venne restaurato con grande impegno a Monaco di Baviera da Christian Wallner. Il rimontaggio e la finitura sono stati curati da Jürgen Graumann di Iserlohn.
E’ ancora in corso la ricerca di dati per far luce sulle parti ancora oscure della storia di questa vettura.